Il titolo prende spunto da una poesia di E. De Amicis che sabato sarà la terza pagina di un menù.
Perchè sabato è un giorno importante per la mia famiglia, festeggiamo ufficialmente il compleanno della madre di mia madre, ci ritroveremo in tanti figli, generi, nuore, nipoti e pronipoti, sorelle, amici.
Una quarantina di persone.
Qualche anno fa mia nonna aveva espresso, qualora ci fosse arrivata, il desiderio di festeggiare in grande stile questo compleanno.
Nessuna festa per il matrimonio perchè non era ancora finita la guerra, un matrimonio d’amore finito troppo presto che l’ha lasciata vedova a 36 anni, 3 figli di cui due nati dal primo matrimonio di mio nonno e cresciuti come se fossero suoi. Una vita improntata sul lavoro e sul sacrificio, per amore dei figli prima e di noi nipoti dopo.
Ha saputo trasmettere forza, saldezza, valori. Un valore per la famiglia ormai non più comune. Non a caso, sfottendoci gli uni con gli altri, con i cugini definiamo la nostra una famiglia ombrello!
Sabato sarà quindi il giorno di Nonna Pina ma sarà anche quello dei miei genitori. Come ogni anno è arrivata la Trilogia, mia madre festeggia domani l’onomastico (S. Rita da Cascia), domenica in coppia festeggiano i primi 39 anni di matrimonio e lunedì la mamma festeggerà il compleanno
A mia madre
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Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lagrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni*,
E più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core:
Ah! Se fossi pittore,
Farei tutta la vita il suo ritratto!
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
Perchè io le baci la sua treccia bianca,
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolore sotto un sorriso….
Pur se fosse un mio prego in cielo accolto,
Non chiederei di Raffael D’Urbino
Il pennello divino
Per coronar di gloria il suo bel volto;
Vorrei poter cangiar vita con vita,
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio, e lei
Dal sacrificio mio ringiovanita.
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