Un po' cazzeggio e un po' no, dipende dal giorno

Articoli con tag ‘nonna’

Declini


"Maria, lo spazzolino"
Sono circa due ore che sono arrivata a Siena e la frase l'ho sentita una ventina di volte.
Mi siedo di fronte a lei, le prendo le mani nelle mie, nell'inutile tentativo di trasmetterle sicurezza, lei le stringe.
"Nonna dimmi che vuoi"
"Lo spazzolino da denti"
"Te li sei lavati 5 minuti fa i denti"
"Lo so, mica so' scema!, dobbiamo andare via"
"Dove devi andare?"
"Vengono i bambini"
"Sì nonna, vengono ma domani e dormiamo tutti qui, c'è posto per tutti"
"Ah"
Mi attira a sè e mi bacia.

Mi alzo, capisco mia madre che questi siparietti li vive tutti i giorni.

Mio zio mi guarda e dice:"Ti sei commossa!"
"No zio, è la polvere negli occhi…"

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Bambole di porcellana


Sono 10 giorni che il blog è fermo.
Si intuisce che è un periodo un po' così?
Varie e diversificate preoccupazioni fanno da sfondo a uno scazzo generalizzato innescando un loop dal quale è difficile sottrarsi.

Ieri pomeriggio passando davanti la camera di mia nonna, la porta socchiusa, l'occhio ha colto qualcosa di anomalo. Ho aperto la porta e lei era seduta in terra, ai piedi del letto, le gambe leggermente divarivate, il busto eretto, le mani in grembo, lo sgardo stupito. Sembrava una di quelle bambole che si collezionavano anni fa.
Ma loro sedevano sul letto e non ai suoi piedi…
Per fortuna anche questa volta è andata bene e non si è rotta nulla!
 


 



 

w-e


Alla fine siamo andati a Ercolano, sia al Mav che agli scavi, le Bestie sono rimaste affascinate e aspettano trepidanti di poter andare a Pompei e sul Vesuvio, ci siamo fatti un giro anche a Pozzuoli e Posillipo e devo dire che di monnezza in giro ce n'è parecchia, ieri ne ho parlato con mia cugina che abita a Casoria, fanno la difefrenziata da anni ma son sommersi lo stesso…
Ieri abbiamo festeggiato i 92 anni di mia nonna con tanto di parentame venezuelano al seguito. La prestazione canora è venta una chiavica ma hanno riso tutti molto
Era quello che serviva per mitigare il senso di amaro che mi permane in bocca.

Inside


E' stato un w-e strano, piacevole il sabato pomeriggio ma la sera mi ha lasciato la bocca amara.
Mia nonna ha avuto una serie di "sfarfallamenti" non indifferenti.
C'è l'età, c'è una vita vissuta, c'è di non aver mai messo piede in ospedale, c'è di avere "dolori" da non più di 5 anni, ci sono un sacco di cose a voler rendere ragione al cuore ma quello resta sordo al cervello e non lo vuol sentire!

Mia nonna ha 90 anni*


Il titolo prende spunto da una poesia di E. De Amicis che sabato sarà la terza pagina di un menù.

Perchè sabato è un giorno importante per la mia famiglia, festeggiamo ufficialmente il compleanno della madre di mia madre, ci ritroveremo in tanti figli, generi, nuore, nipoti e pronipoti, sorelle, amici.
Una quarantina di persone.
Qualche anno fa mia nonna aveva espresso, qualora ci fosse arrivata, il desiderio di festeggiare in grande stile questo compleanno.
Nessuna festa per il matrimonio perchè non era ancora finita la guerra, un matrimonio d’amore finito troppo presto che l’ha lasciata vedova a 36 anni, 3 figli di cui due nati dal primo matrimonio di mio nonno e cresciuti come se fossero suoi. Una vita improntata sul lavoro e sul sacrificio, per amore dei figli prima e di noi nipoti dopo.
Ha saputo trasmettere forza, saldezza, valori. Un valore per la famiglia ormai non più comune. Non a caso, sfottendoci gli uni con gli altri, con i cugini definiamo la nostra una famiglia ombrello!

Sabato sarà quindi il giorno di Nonna Pina ma sarà anche quello dei miei genitori. Come ogni anno è arrivata la Trilogia, mia madre festeggia domani l’onomastico (S. Rita da Cascia), domenica in coppia festeggiano i primi 39 anni di matrimonio e lunedì la mamma festeggerà il compleanno

 A mia madre
 

Non sempre il tempo la beltà cancella
O la sfioran le lagrime e gli affanni;
Mia madre ha sessant’anni*,
E più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
Che non mi tocchi dolcemente il core:
Ah! Se fossi pittore,
Farei tutta la vita il suo ritratto!

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
Perchè io le baci la sua treccia bianca,
O quando inferma e stanca
Nasconde il suo dolore sotto un sorriso….

Pur se fosse un mio prego in cielo accolto,
Non chiederei di Raffael D’Urbino
Il pennello divino
Per coronar di gloria il suo bel volto;

Vorrei poter cangiar vita con vita,
Darle tutto il vigor degli anni miei,
Veder me vecchio, e lei
Dal sacrificio mio ringiovanita.

Vita in famiglia…


"Nonna* sono le 9,30 che fai con le scarpe?"
"Faccio le prove"
"Le prove per cosa?"
"Per la mia festa di compleanno!"
"Nonna ma festeggiamo il 23 Maggio"
"Devo allenarmi alle scarpe con il tacco, slanciano la gamba!"
"Ma nonna!!!"
"Voglio una festa elegante e tu vedi di darti una sistemata per quel giorno!"

* 90 anni il 7 Maggio…. se tutto va bene siamo rovinati!

Un serpente che si mangia la coda


La foto è reperita sul web, chi si sentisse "danneggiato" me lo comunichi

La guardi spostarsi dal divano alla poltrona, senza pace, senza fermezza, quel bastone dimenticato ad ogni angolo; Spirito mai domo che si arrende al corpo.
Ma se guardi meglio vedi uno spirito arreso in un corpo mai domo!
Non è facile viverle accanto, alterna rigurgiti di indipendenza a momenti di bambinesca memoria!
Ieri pomeriggio, uscita dal bagno, quattro passi ed una sedia… "Non ce la faccio" e noi intorno come chiocce apprensive…

Stanotte, nel buio della notte, camera-bagno-cucina-bagno-camera, senza una pausa, senza uno stop-and-go, il passo sicuro.

E’ tornata bambina, cerca coccole che non le mancano… un serpente che si morde la coda… più fai  tu meno fa lei… meno fa lei più precipita nel baratro!

A maggio son novanta… ci arriveremo?


Saltavo di link in link, blog conosciuti un commento interessante e via di clik a vedere “chi è” nell’incredibile mondo dei blog!

Arrivo in uno (non dirò quale neanche sotto tortura!) e leggo una cosa- forse ironica ma io non l’ho capita un granchè – sui nonni ed è partita per la tangente la riflessione…. (CAZZO DEVO FARE QUALCOSA PER QUESTA TESTA CHE PARTE DA SOLA!)

La mia unica nonna vivente si sta spengendo, intesi da’ ancora una serie di piste alle sue coetanee ma non accetta di avere 87 anni suonati, non ce la fa’ più a salire sulla scala per lavare le tende! (io a 35 anni non ne ho nessuna voglia), non riesce più ad alzare i pesi come una volta “ma nonna che ti frega rilassati!”. Ma ogni mattina alle 8.45 in punto (altrimenti chiama lei sul cellulare) parte la telefonata:
“Cosa vuoi per pranzo”
 “Nonna non ci sono problemi, quello che vuoi, un primo o un secondo decidi te”
 “e per cena?”
 “stasera non ceno a casa non importa che mi dai la cena take-away”
 “non mi parlare così sai? Sono tua Nonna!”

Perché nonostante io non viva con mia nonna, Lei mi da la cena ogni sera… e si deprime se le dico che mangio carne alla griglia ed insalata!

Quando deve andare dal dottore manda la sorella, spiegandole i sintomi, e si incazza se zia non torna con una terapia di suo gradimento. L’ultima volta che sono riusciti a portarla al cospetto del “luminare” quest’ultimo le ha chiesto un bacio come si usa tra le star… ed alla concessione dell’antibiotico per la bronchite che mia nonna aveva chiesto, per interposta zia,  mia nonna ha risposto:”L’avevo detto che mi serviva l’antibiotico” al che’ depresso il luminare ha risposto: ”Nun c’ho mica er banco dell’alimentari Signo’ che vendo ‘e medicina ar peso!”

Ogni giorno mi sembra che lei abbia meno forza del giorno precedente ed io non ho più il coraggio di dirle che non cenerò a casa, quindi prendo il “fagotello” e alle brutte lo butto… sembra quasi che questa pianificazione dei pasti le dia la forza di andare avanti…

Se non mi passa questa vena melanco-sentimentale si mette male!