Un po' cazzeggio e un po' no, dipende dal giorno

Articoli con tag ‘ci proviamo’

Anteporre


Berlusconi all’atto di rimettere il mandato dichiara:”Antepongo gli interessi nazionali ai miei”

Il PD per bocca di Letta, dopo l’incarico a Monti dichiara:”Anteponiamo gli interessi nazionali a quelli del partito”

Uè gente… avete fatto il minimo sindacale. Chi vi elegge non lo fa perchè voi possiate farvi gli affari vostri (personali o di partito poco tange), chi vi elegge lo fa perchè crede che voi possiate meglio governare l’Italia.

Ora avete un po’ di mesi per assimilare il concetto, chissà se alle prossime elezioni (possibilmente con altra legge elettorale) chi prenderà la guida del Paese avrà chiaro questo basilare quanto banale assunto.

Pubblicità

E Roma paga…


Mi sento Cassandra…
Ieri parlando con dei colleghi, piuttosto sfiduciata dalla situazione, temevo che l'unica via d'uscita sarebbe stata la violenza quando la misura fosse stata colma.
Oggi manovra in discussione alla Camera e disordini in Piazza Montecitorio.
Ho seguito il dibattito alla Camera, ho sentito esponenti PDL difendere i comuni sotto i mille abitanti, ho sentito la sinistra (non ricordo chi) difendere i privilegi della casta (con eleganti giri di parole, lo ammetto, quasi non sembrava…)
Intanto il centro della città più bella del mondo viene nuovamente messo a ferro e fuoco!
Ma non c'erano i rospi verdi che volevano il centro nevralgico del Paese?
Ma che aspettano a prenderselo?

Secesso con raccordo


Come se i problemi in Italia fossero pochi in questi giorni di caldo ci dobbiamo sorbire anche la parodia carnevalata della Lega.
Dopo le gratificanti immagini di gente che ci tocca considerare italiani con corna, barbe colorate e spesso espressioni poco intelligenti possiamo godere dello smaltimento di birra e grappa che devono essere scorsi a fiumi.
Quindi torna il grido di battaglia di “Roma Ladrona”, i pargoli-elettori della Lega hanno imparato in questo anno scolastico altre due parole: Raccordo e Ministero. Visto il livello di partenza i professori-verdi possono considerarsi soddisfatti dei risultati ottenuti (all’Invalsi ci arriveranno nel 3011 di questo passo).
Ma analizziamo non tanto le due parole nuove quanto i concetti.
Raccordo: tralasciando l’ilarità linguistica di chi chiede secessione e la cerca tramite un raccordo possiamo dire che i nostri amici verdi (ma sarebbero meglio i marziani) chiedono a gran voce il pagamento del pedaggio del Grande Raccordo Anulare. Imbecilli!
Se Roma ha oltre 2000 anni di storia e voi fate il collage di quella degli altri un motivo ci sarà!
Solo la classe politica può darvi ascolto. I romani sanno già come fare… utilizzeranno le consolari (questa è la parola da imparare per il prossimo anno!) e vi andranno riccamente in tasca.
Avrete ottenuto un Raccordo Anulare privo di traffico (ad esclusione di chi proprio non può farne a meno) ma ben lontano dai milioni di euro che pensate!
Ministeri: qui il paradosso è concettuale ma nemmeno perdo tempo a spiegarvelo. Li volete? Prendeteli! Ma non quattro. TUTTI. Vi prendete pure Montecitorio e Palazzo Chigi e visto che in caso di crisi si deve andare al Quirinale prendetevi anche il Presidente della Repubblica a Milano.
Volete anche il titolo di Capitale d’Italia? Prendetevi anche quello.
Ovviamente dovete trovare casa e spazio per parcheggiare e scuole e infrastrutture in genere a tutto l'indotto regolarmente assunto. Mi sfuggono i benefici per il nord ma se sta bene a voi per noi no-problem
Avremo ottenuto quello che non riesce a Napoli… la spazzatura al nord*!

In effetti la secessione comincia a essere necessaria. Pensare che Borghezio e bossino-trota ci rappresentano in Europa val bene un secessione.

* La spazzatura non è l'indotto (il personale che ci lavora assunto con concorso), prima che mi arrivi un ministeriale offeso, ma la classe politica! A parlar chiari si va…

Pensioni – Problema risolto


Premessa: questo post conterrà un linguaggio altamente scientifico al solo scopo di permettere alla sottoscritta di dare sfoggio!

Nella relazione presentata Martedì al Senato dal Presidente Berlusconi e riletto per i duri di comprendonio Mercoledì alla Camera (stesso identico discorso a camere riunite no?!) tra le opere portate a compimento  da questo Governo c'è l'epocale riforma delle pensioni (oltre a quella epocale dell'istruzione, a quella epocale della giustizia, a quella epocale di sta mincia – l'ultima in via di approvazione)
Soffermiamoci per cambiare argomento sulle pensioni.
Una prima domanda che potrebbe sorgere al solo leggere i titoli è:"Dove cazzo sono i sindacati?".
Ma non facciamoci ingannare dai titoli.
Andiamo a leggere, tratto da il Giornale una sintesi:

"L'anticipo della riforma L’anticipo al 2013 dell’aumento dell’età per l’accesso alla pensione legandolo all’aspetttiva di vita porterebbe nei primi tre anni (dal 2013 al 2015) risparmi complessivi per 1,2 miliardi. È quanto emerge dalla Relazione tecnica allegata alla legge 122/2010 che ha introdotto la norma sul legame automatico tra aumento dell’età pensionabile e aspettativa di vita. La legge approvata l’anno scorso prevedeva che questo automatismo scattasse solo dal 2015 e fosse limitato per il primo anno a soli tre mesi fissando poi uno scatto ulteriore nel 2019 e dopo questa data ogni tre anni. Secondo la relazione tecnica la riforma avrebbe dovuto portare 40 milioni di risparmi nel 2015 (anno di avvio) per poi crescere a 380 milioni nel 2016 e a 800 milioni nel 207 Se la riforma fosse anticipata al 2013 quindi i risparmi potrebbero essere di 40 milioni nel 2013, 380 nel 2014 e 800 nel 2015. La riforma manterrebbe un risparmio medio di poco superiore a questa ultima cifra nei due anni successivi per poi crescere a fronte del nuovo scatto di età nel 2019 (quattro mesi ogni scatto fino al 2030 secondo le stime della Relazione). Nel 2020, a fronte di un’ipotesi di un nuovo scatto in avanti per l’accesso al pensionamento nell’anno precedente (secondo i dati dell’Istat sull’aspettativa di vita nel triennio precedente) il Governo aveva ipotizzato nella Relazione un risparmio di 1,6 miliardi di euro. La cifra è stata stimata sulla base di un numero di persone che maturano ogni anno i requisiti nel periodo 2016-2020 di circa 250/270.000 in media"

In sostanza la Riforma delle Pensioni, in mancanza di un terremoto selettivo che uccida tutti quelli che hanno dai 65 (per ora ma poi diventeranno 67 e poi 70) anni in su facciamo la pensione-carota.
La pensione-carota prevede che il lavoratore (65), arrivato alla soglia della pensione disgustosamente vivo si veda spostare il termine per la cessazione del rapporto di lavoro di tre mesi.
Se di anni nei hai 63 e devi aspettare 2 anni ti spostano il limite a sei mesi (quindi maturi il diritto a 65 e sei mesi)
E via allegramaente di tre anni in tre anni ti spostano il limite di tre mesi (ma nulla vieta ai nostri fantasioni riformatori di cambiare le carte in tavola in corso d'opera.

Il tutto ovviamente studiato, promosso e approvato da gente che tiene il culo su una sedia 5 anni e si vede riconoscere un vitalizio qualsiasi sia la sua età.

Saprei io dove mettervi la carota… una cassetta di carote… ciascuno!

 

                                                                              

Sì poteva fare e Sì è fatto


C'è chi grida alle elezioni subito (cazzata)
 

C'è chi invoca la riforma della legge elettorale (auspicabile)
C'è chi chiede dimissioni a tutta randa…

Sul carro dei vincitori ci salgono sempre in molti e questa occasione non sarà diversa.

A me piace pensare che il 57,14% degli italiani si sia riappropriato del diritto di dire la sua.
Non ho votato Sì perchè me lo ha detto il PD o l'IDV, non ho votato Sì perchè volevo far cadere il Governo, ho votato 4 volte Sì perchè dopo aver sviscerato i quesiti, dibattuto, litigato ho ritenuto opportuno tracciare quelle 4 X.

Sì-lenzio


Tra poche ore inizia il "silenzio"  pre referendum.
In rete, nei bar, nelle ML imperversa il "c'ho ragione io".
"Bersani tre anni fa ha detto acqua privata" e giù a cercare video e stralci di interviste per dare del voltagabbana all'imitazione di Crozza.
"Io sono a favore del nucleare" dice oggi al tg Chicco Testa… mio padre a lato:"Fino all'altro ieri era contrario"… poi appare la scritta in sovraimpressione "presindente agenzia nucleare" o qualcosa di simile ed ecco spiegato il cambio di pensiero: mi salvo lo stipendio (questa filosofia in effetti non è nuova su queste pagine).
Il Papa si esprime non sui referendum ma in linea generale e tutti sanno quello che B16 voleva dire:
Per i sì (anche atei, agnostici e anticristi) ha detto che non vuole il nucleare
Per i no (anche quelli che in Chiesa non ci vanno dal battesimo) voleva dire in linea generale state attenti bambini.

Prima che qualcuno si faccia venire in mente la bislacca idea che mi sia accontentata degli stralci dei quotidiani dirò che il discorso del Papa me lo sono letto sul sito del Vaticano, in lingua francese.

L'indicazione è piuttosto netta pur non citando espressamente le parole terremoto, nucleare, Fukushima e acqua.
Su molti siti/blog l'interpretazione- perchè di interpretazione si tratta in un caso e nell'altro- di ecologia umana è che B16 intendesse tutt'altro.

Se qualcuno passa di qui, ha voglia di perdere qualche minuto e farsi un'idea sua di cosa ha detto quest'uomo lo può fare leggendo il testo integrale (urka quanto lavorano in vaticano ora c'è anche in italiano…) e dando la sua personale interpretazione che varrà esattamente quanto le altre ergo nulla se non per la formazione di un pensiero personale, possibilmente scevro da interessi personali tipo lo stipendio…

Se non piace è lecito e ammissibile anche per i cattolici, non ci ha imposto nulla Dio figuriamoci se lo può fare il Papa ma risparmiamoci di interpretare quello che voleva dire…

PRENDETEVI LA RESPONSABILITA' DI DIRE Sì-NO O NON ANDARE… E' ROBA VOSTRA E DELLA VOSTRA COSCIENZA!

Avotar


Solo il 12 e il 13 Giugno

 Vietato ai minori

mandiamo in onda il Film AVOTAR

diventa anche tu protagonista
 

Foto presa sul sito dell'Unità

Quattro spose per quattro fratelli ovvero Sì (non) lo voglio!


Condivido con i miei 15 lettori (siete 15 vero?) un'analisi referendaria colorita ma piuttosto chiara.
Consiglio vivamente l'ascolto integrale e avviso che al minuto 5:02 c'è, diciamo, una tipica espressione dialettale toscana.
Ci sarebbero poi le 190 testate giornalistiche cattoliche che appoggiano i 4 Sì ma non vorrei passare per attivista referendaria, lo dico solo per dovere di cronaca

Il video è preso di peso dal Blog della 'Povna

SI'


Questo blog in deroga alle ferie comunica che:
– In Onore della festa della Repubblica
Per un diritto acquisito dalle donne in questa occasione (referendum)
– Perchè un diritto è anche un dovere, non fosse altro per rispetto a chi quel diritto ce lo ha garantito con la vita

Ricorda che:

per i referendum è possibile votare fuori dal comune di residenza facendosi nominare (non comporta nessun reale onere aggiunto) rappresentanti di lista. Per informarsi sulle pratiche, basta contattare (quanto prima – perché i posti non sono infiniti!) uno qualunque dei partiti che sostengono i referendum nel comune dove si vorrebbe votare.

Precisa che:

L'astensione, per quanto prevista, è scelta da codardi: segnale che non si crede abbastanza in ciò che si crede altrimenti non si ricorrerebbe al tentativo di annulamento del quorum

Questo blog non è mai stato politicamente corretto, non lo è stato per l'entrata dell'Italia nella CE (più che il blog chi lo scrive visto che all'epoca non esisteva) e non lo è per questi referendum… dove voterà 4 conviti Si'

Sì (non) lo voglio!


Vuoi tu Regione Sardegna prendere come tua legittima sposa la qui presente Nucleare Centrale per amarla e rispettarla, nella buona e cattiva sorte, in salute e malattia finchè morte non vi separi?
 
Col ca… ehm NO!
E’ più o meno questo il senso del referendum che si è tenuto in Sardegna in contemporanea con la prima tornata elettorale.
Referendum consultivo:  per conoscere il grado di desiderio dei residenti isolani per veder sorgere sulle loro terre una splendida centrale nucleare moderna.
Sconcertanti i risultati.
Affluenza alle urne intorno al 60%, contrarietà alla costruzione delle centrali che sfiora il 98%.
Praticamente il territorio più sicuro dal rischio sismico mostra un grazioso gesto dell’ombrello alla nazione, lo farei anche io beninteso!
Per dire che in Sardegna sono avanti… ancora non si sa se il referendum sul nucleare sarà approvato e intanto loro dicono: arrangiatevi!
Mi domando cosa accadrebbe se ogni Regione facesse lo stesso e poi il referendum nazionale dicesse “NO” e quindi sì alla costruzione di centrali… che facciamo lanciamo una campagna di colonizzazione del deserto del Sahara?
Non dimentichiamo che qualche post fa, su questo blog, un fautore delle centrali alla proposta di costruzione sul suo territorio aveva richiesto il pagamento di lauti emolumenti come indennizzo cautelativo!
Salvo accusare chi detiene il blog di immotivati allarmismi isterici paragonando la tenutaria del blog ad una donnetta alle prese con un topolino di campagna.
Forse c’è troppa cultura derivante da Tom e Jerry….