Una donna romena, infermiera professionale, ha un alterco con un ventenne romano, motivo del contendere la fila alla biglietteria, ora è in coma e lotta per la vita.
Un tassista investe un cane, si ferma a soccorrerlo, viene investito da una garndinata di pugni, ora è in coma e lotta per la vita (nel mentre per sicurezza hanno bruciato le auto ai testimoni).
E per una volta non c'entra l'immigrazione, non sono stati i balordi extra comunitari.
Tutti italiani i protagononisti di queste storie.
Siamo pronti a piangere lacrime, magari anche vere, di commozione per una ragazzina brutalmente uccisa, ci sentiamo talmente parte in causa da cadere nella morbosità di voler conoscere tutti i dettagli, il cugino inutile dell'ape ha sfoderato modellini e dirette.
I nostri cuori e le nostre coscienze hanno subìto un altro scossone con la diretta dei funerali solenni dei 4 militari uccisi, anche lì cordoglio sincero, non lo metto in dubbio.
Ma quando ci accorgeremo che abbiamo smarrito l'Umano?
Siamo talmente intossicati di emozioni altrui (la cronaca ma anche i programmi alla c'è posta per te) da non riuscire più a provarne di proprie, ed ecco che la vita umana perde di valore, siamo manichini all'interno di un videogioco, solo che quando arriva il game over non si può premere "inizia nuova partita".
Commenti su: "Tu chiamale se vuoi… Emozioni…" (11)
Anche a me gli ultimi casi di cronaca hanno dato da pensare . . . si è perso il senso della misura . . . ci stiamo imbarbarendo! Ciao, R
Spero che in molti leggano quello che ho appena letto. Sono parole pesanti, affilate: viene da ferirsi a camminarci in mezzo. Resta solo da augurarsi che le coscienze sappiano ancora sanguinare, lì dove quelle parole intendono colpire.Bongio
Alla faccia delle emozioni. Davvero telegiornali zeppi di notizie obbrobriose e di martellamenti 25 ore su 24. C'è da chiedersi:"ma chi siamo?" In effetti la tv è lo specchio di quello che siamo. Non può essere che in tv si debba vivere, e da tanto tempo purtroppo, la diretta sul dolore? Ma perché il bello e il buono non fa notizia? Ci vengono propinate solo morbosità, terminologia impropria, volgarità varie e spettacolarizzazioni del dolore, quello degli altri! Il diritto di cronaca non deve straripare. Vanno comunicate notizie, accadimenti e certezze. Si cercano invece i lati più oscuri di tutti, veri o ipotetici, tanto tutto fa notizia. Che tristezza!La vita ha suoi valori che deliberatamente vengono calpestati e sporcati. Il dolore di tutti è sacro e come tale va rispettato.Punto. I veri "fini" giustificano l'uso dei mezzi, i meno disumani possibili. Che fine ha fatto la Verità?Anche solo quella di Wikipedia è proprio diventata utopia!"Col termine verità si indicano una varietà di significati, che esprimono un senso di accordo con la realtà, e sono in genere collegati col concetto di onestà, buona fede e sincerità!"
Credo sia una cosa ciclica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la vita era sacra. Semplicemente perchè si era visto che poteva andarsene con facilità impensabile. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (<<l'uomo ha diritto alla vita>> ecc ecc.) risale a quel periodo. E' passato troppo tempo, non si studia più la storia (e tu lo sai meglio di me), e la gente dimentica. E guarda il delitto con sorpresa, più che con orrore. E' un buon argomento di conversazione, come l'ultima puntata di Amici di Maria de Filippi, o la gravidanza della Nannini.
@10 Minuti non sono così sicura che sia la mancanza di una guerra a determinare questo, è forse proprio la sovraesposizione alle morti delle guerre in Iraq, Afganistan, ecc a renderla "normale"Ma non parlavo della morte in senso stretto, parlavo di sentimenti che non si provano più, che ci si accontenta di vedere dei surrogati in tv e quando capita di vedere una donna stesa da un pugno proviamo compassione solo se protetti da un monitor o dalla carta di una pagina.Mi capita spesso di dire "Serve una mano?", non sono stata nei boy scout semplicemente sono fatta così ma capita anche di essere guardata con sospetto, come se chi offre aiuto lo faccia solo nell'interesse di sfilarti il portafoglio.E' questa mancanza di fiducia nel prossimo che mi atterrisce.@Fiore e Diggiu Grazie@Bongio a te un grazie speciale, il tuo commento mi conferma che quanto volevo far passare passa 😀
Condivido. Anche a me capita a volte di rompere questo muro trasparente con il quale tutti viviamo isolati dalla realtà con un semplicissimo "posso essere d'aiuto"? E ci vuole un po' prima che cada l'immediata paura/diffidenza con cui sei guardato.Oggi se c'è un anziano che fatica a camminare con le bustedella spesa nessuno si sogna di chiedere se vuole una mano, e se qualcuno lo fa lui subito pensa gliela voglia rubare. Viviamo non solo isolati (e in molti solitari, in compagnia di uno schermo), ma anche impauriti. Spazio per l'Umano ce n'è poco davvero.Per fortuna, però, ti basta passare per caso in qualche paesello di poche anime per scoprire che se prendi un caffè al bar quando esci tutti ti salutano, e magari ti salutano anche quei pochi che incontri per strada. Il che ormai è l'eccezione.
C'è un pezzo de "La meglio Gioventù" tristemente splendido e provocatorio.Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.Nicola: Cioè, secondo lei tra un poco ci sarà un'apocalisse?Professore: E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire… Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via…Nicola: E lei, allora, professore, perché rimane?Professore: Come perché?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere…Alle volte viene da pensare che l'unico modo per risollevare l'Italia con la sua umanità e cultura sia il ripartire completamente da zero.
viviamo chiusi nel nostro bozzolo, una via di mezzo tra Il Mondo Nuovo di Huxley e matrix. e anche le emozioni vanno bene solo se ci vengono "insegnate", propinate attraverso i media.
Posso andare controcorrente?A parte una maleducazione imperante, specialmente a Roma, io non credo che stiamo peggio di come stavano cent'anni fa. Solo che si vede di più.Maria Goretti è stata uccisa all'inizio del '900 da un vicino di casa poco più che adolescente in seguito a un tentativo fallito di violenza sessuale.Ora, se all'inizio del '900 fossero esistiti Chi l'ha visto? e Porta a Porta, penso che non ci si sarebbe discostati di molto dalla cronaca di Avetrana.Stesso discorso per l'infermiera ad Anagnina e il tassista milanese: di matti pronti a dare un cazzotto per un niente ce ne sono sempre stati, solo che oggi vengono ripresi dalle telecamere e i testimoni raccontano la storia in tv per avere trenta secondi di celebrità. E tutto si amplifica.
@Tomada non dico che prima non ci fossero episodi di violenza, credo però che il continuo contatto con la violenza stessa la "derubrichi" a livello psicologico@Lerinni mi piace pensare che a me l'abbiano insegnato i miei@MassimoManzoli Non credo che altrove sia meglio da questo punto di vista a meno che non parliamo di isola deserta ma allora decade il discorso della collettività :-)@11zeri è per questo che non mollo la residenza al paesello ed ora monto in macchina e mi ci fiondo 😀
…è morta.
Ma io dico che questo accade sempre per "un incontro di energie contrarie"…..
laura