Bambini Bonsai
Ero convinta di avere tra le tag una con su scritto "libri" o qualcosa di vagamente collegato, non c'è e verrà creata con questo post (poi con calma e voglia andrò a ricercare i post che trattano l'argomento e li taggherò).
Dopo questa fondamentale informazione veniamo al sodo.
Ho appena terminato la lettura di Bambini Bonsai di Paolo Zanotti, per evidenti ragioni la trama resta all'interno delle pagine affinchè se qualcuno che transita di qui decidesse di leggerlo non abbia rovinato il gusto della lettura (è vero che ho usato il condizionale ma preferirei che lo consideraste un ordine!)
E' un libro "strano", ambientato in un mondo che non c'è (non ancora almeno), un libro che ti porta a correre con i protagonisti, che ti mette la frenesia di andare a vedere come finisce, che riaccende il ricordo di certi riti di passaggio legati alla crescita il tutto scritto con un linguaggio ricercato ma mai indigesto.
Leggo raramente autori italiani, li trovo o troppo autoreferenziali o troppo semplificati, quasi che il lettore non sia considerato all'altezza, in Bambini Bonsai tutto questo non c'è.
L'unico rammarico si potrebbe dire che è quello di averlo terminato, invece ce ne è un altro di rammarico ed è quello che non appartenendo Zanotti a scuderie editoriali monopolizzanti sarà privato del supporo pubblicitario di massa che gli consentirebbe una più vasta notorietà.
Per questo motivo e perchè è veramente un bel libro miei fidi lettori (tutti amici e conosco l'indirizzo di tutti) che siete moralmente obbligati (e fisicamente minacciati) a leggere e divulgare questo libro
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