Un po' cazzeggio e un po' no, dipende dal giorno


Poi giuro che torno al cazzeggio, dovessi scrivere di Roma, Lazio e Juventus .-P

Grandi anatemi sono stati lanciati nei confronti di B16, capi di stato si son sentiti pizzicati nell’intimo (l’UK con la pillola del giorno dopo via sms alle undicenni deve aver sentito più intensa la puzza della stronzata).

Il preservativo non salva dall’AIDS: questa la tesi del Vaticano.

Io sfido le menti scientifiche e razionali che passano di qui a contestare questa affermazione ma chiedo loro di leggere anche le mie personali, e discutibili, precisazioni.

– Dove si muore per fame, sete, banali malattie come il raffreddore, è logico pensare che prima di un rapporto sessuale e/o stupro si indossi il preservativo?
– Se la donna lo vuole ma l’uomo no: che si fa?
– Se pur consapevole di essere sieropositivo non voglio sputtanarmi ma avere rapporti liberi… che facciamo?
– Se consapevole della mia sieropositività voglio trombare ma non ho i soldi per il preservativo?
– Se vedi sopra ma con quei 10 centesimi che mi danno le associazioni compro pane ed acqua per i miei figli?
– Se il preservativo appartiene a quel 10% che non protegge perchè i miei spermatozoi sono più resistenti della gomma?

Ora l’ultima e poi vi lascio libertà di commento (anche se temo che non ne leggerò )

– Si può curare una pandemia con un paliativo "bucato" o si necessita di una educazione al rapporto sessuale?

Io parto per il w-e… ma vi leggo e le stronzate le cancello d’ufficio quindi argomentate o non rompete le palle se vi casso!

Commenti su: "Preservativi, Chiesa ed AIDS" (19)

  1. Educazione, educazione…
    Comincio a sospettare che chi difende il condom a spada tratta non sa neanche cosa dovrebbe essere insegnato con questa educazione.

    Se ci concentriamo solo sulla non efficacia del condom, prima o poi, troveranno un contraccettivo migliore o un preservativo perfetto. Il problema più grosso, secondo me, è di saper spiegare perché un comportamento “alla cattolica” sia migliore di un promisquo libertinaggio a prescindere dall’efficacia del preservativo.

  2. Ciao viviana, complimenti per il blog.
    Credo che sia arduo far comprendere che l’educazione al valore della sessualità più che al piacere della genitalità (che è tutt’altra cosa dalla sessualità) sia difficile da far comprendere, ma com affermi anche tu è l’unica strada che nel tempo veramente paghi.
    Quste persone hanno bisogno di comprendere l’importanza di uno stile diverso di relazione, hanno bisogno di essere educati, hanno bisogno di scuole, di cibo, di medicine, e non semplicemente di un pacco di condom.
    Dove si è investito su quegli aspetti i risultati in fatto di diminuzione del contagio si sono viste.
    Un abbraccio e chissà che non ci si incontri a roma:-)
    con amicizia
    terry

  3. A me ha chiarito molto le idee questa intervista a Rose Busyngje che ho trovato su “il sussidario.net”,
    perchè lei non dice parole, racconta ciò che vive ogni giorno, parte dai fatti:
    http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14466
    Se non funziona il link, tu di sicuro ci sai andare lo stesso.

  4. Ora l’ultima e poi vi lascio libertà di commento (anche se temo che non ne leggerò )
    Come sei pessimista.. 😛

    – Si può curare una pandemia con un paliativo “bucato” o si necessita di una educazione al rapporto sessuale?
    quoto terry in pieno e opto per l’aiuto a 360 gradi per queste popolazioni che non hanno di che nutrirsi. Poi l’educazione alla sessualità. I grandi cambiamenti avvengono sempre lentamente ma producono effetti se consapevolmente vissuti.
    Grazie Viv per questo tuo post, affatto facile.:-)
    diggiu

  5. Viviana, è ora che ti confessi una cosa (in realtà è già scritta nel primo post, Programma del mio blog, ma ovviamente non te ne puoi ricordare): io detesto l’etica applicata, l’etica medica, la bioetica e la teologia morale. Non nel senso che non voglio accettare i loro dettami, per carità, accetto tutto, ma l’argomento mi annoia, mi stufa, mi scoccia… Non so… hai presente un ingegnere che per due ore ti spieghi come funziona una radio? Ecco!
    Per questo, quando Terry è entrata in SOL, ho fatto un piccolo balletto (sì, certo che era goffo, sono un orso, mica Fred Astaire…); perchè ho pensato: “Che meraviglia! Lei ama quello che io detesto! Io le rifilerò quelli che mi chiedono le rifiniture di morale sessuale e naturalmente mi prenderò in cambio quelli che da lei la buttano sul metafisico o invocano a loro sostegno storpiature di storia della filosofia!” 😉
    Buon w-e!!!!
    Un abbraccio!!

  6. Orsobruno appena ho letto il tuo commento sul mio blog, la curiosità è stata forte, nel venire quì a leggere cosa avvessi scritto. Per me va bene, affare fatto:-)
    Ciao

  7. @Per tutti 🙂 Grazie ma io volevo i troll… non so più che inventare ahahah

  8. allora non commento 🙂

    FactumTroll

  9. Carissima Viviana,
    riprendendo un nostro discorso di qualche giorno fa, mi sono chiesto:
    ma è il semplice fatto di girare per il tuo blog che fa diventare più scurrili oppure è lasciare un commento che fa precipitare la gente negli abissi della trivialita?
    Allora ho pensato: facciamo un esperimento scientifico. Prendiamo un tizio a caso. Gli dò una sberla. Lui, dice, poniamo: “Scusa, ma perchè?”. Poi, seconda parte dell’esperimento. Gli facciamo fare un giro per Cazzeggio libero, può leggere ma non commentare. Gli dò un’altra sberla. Mettiamo che dica: “Oh, ma cosa ti prende?” E’ un po’ seccato, ma non ha usato parolacce. Terza parte dell’esperimento. Gli facciamo scrivere un commento su Cazzeggio libero. Poi gli dò una terza sberla. A quel punto lui dice: “Ehi, senti un attimo, ma vedi di andare un po’ a dar via il culo!!!”.
    Ecco: così abbiamo SCIENTIFICAMENTE dimostrato che lasciare commenti in questo blog rende la gente più scurrile.

  10. …ma oramai nemmeno i pornodivi usano più il preservativo…!
    A mio parere gli Inglesi hanno delle vecchio scorte in magazzino, che non riescono più a vendere…come quella volta che mandarono ai terremotati di Armenia le gallette residuate dall’ultima guerra mondiale…Insomma il Papa sta rovinando loro la piazza mentre la loro economia è in crisi…
    Chi non capisce che questo è il vero motivo?!

  11. ho cercato il significato del suo nome è ho scoperto delle cose curiose (per sapere venga a leggere da me)

    riguardo al post la mia opinione è che non è giusto cancellare le stronzate d’ufficio bisogna cancellare anche quelle di casa

  12. Gli spermatozoii vogliono il loro spazio a loro non gliene frega nulla dell’ Aids o del preservativo o del Papa in persona.
    Pre(venire) è meglio che curare? Oh bella…penso proprio che sia una bella cosa con le giuste e motivate precauzioni e protezioni.

  13. utente anonimo ha detto:

    ho voglia di cazzo! Sfondatemi il culo dai! Bevo la vostra sborra. Mmm che goduria!!!

  14. Ciao UA, mattinata impegnativa a quanto pare… buona ricerca…

  15. Viviana, proprio brava!
    Logica ed idee chiare.
    Le opinioni si propongono così, con sincerità e correttezza, e chi non è d’accordo non si senta offeso nè autorizzato all’offesa.
    Sono fiera di te.

  16. utente anonimo ha detto:

    Di anonimo ci sono solo io… TU non sei anonimo.
    massimo lucio meridio 100/100

  17. Mio Generale voglio sperare che non fossi tu ad avere quelle voglie stamattina, dopo controllo con gli ip 🙂

  18. chiedo perdono per il mio ritardo ma riguardo al notevole intervento #13, ma sopratutto alla notevolissima perspicacia dimostrata dalla commentatrice di cui al #14, nonchè stimata padrona di casa, io propongo una

    standing ovation

    e alla prossima si fa la Olaaaa!!!

  19. utente anonimo ha detto:

    Il problema, se mi permettete l’ingresso (non a gamba tesa) è la nostra proposta consumista. Ormai conformisti al consumismo, siamo solo consumatori e ragioniamo solo adeguandoci a quella divinità come proposta.
    Ho letto di tutto in giro nel web, tesi che si voglion perfino logiche e razionali nel dire che dobbiamo inondare l’Africa di preservativi perchè laggiù le bambine rimangon spesso incinta.
    Nessuno che si chieda, in quei luoghi di discussione accesa, se tante volte il problema non è il solo “dopo”, il restar incinta di bambine, per cui proporre preservativi (ed aborti a go-go), ma quello che per noi va bene così, come proposta a noi va bene che bambine siano oggetti di consumo sessuale, soggetti sessuali. Insomma, nessuno che vada a monte a riparare lo scafo o a chiudere un po’ il rubinetto dei guai umanitari, ci limitiamo a tappare falle e falli e tutto va ben. Più falle e falli? Più preservativi e pillole.
    D’altra parte c’è una coerenza nella proposta consumista che si riflette bene quando apprendiamo di una maestrina che fa educazione sessuale ai bambini alle elementari.
    Non educazione sentimentale, non amore: sesso, è questo che piace al consumismo, agli adulti consumatori.
    Nessuno che si chieda perchè i bambini non facciano altro che chiedere, in quel chiedere di sesso, di noi, chi siamo, perchè lo siamo. Nessuno si fermi un attimo a riflettere che ci chiedono di noi adulti.
    Così ci chiedono del sesso, siamo ossessionati dal sesso. Ci chiedono soldi, firme, griffe, il tutto e subito, droga e tutto sempre più precoce e nessuno si vuole assumere responsabilità: che ci vuoi fare c’è il pc, la tv, internet… come fosse roba venuta dallo spazio, ingestibile, toh, ci è capitata in casa, che ci vuoi fare…
    Nessuno che si dica invece: da adulto non dovrei lasciare un bambino da solo alla tv, al pc.. macchè, troppo scomodo, siamo predatori egoisti, ci va benissimo ormai se lasciamo essere bambini da 2 a 6 anni al massimo, non possiamo garantire di più, tutelare meglio l’infanzia, in fin dei conti va bene lo stesso con l’educazione sessuale, il preservativo, alla peggio le pillole abortive, le droghe leggere poi non fanno male e l’importante è avvertire di stare attenti che non sia roba tagliata male, che magari succede la disgrazia poi..

    Ecco, secondo me il problema è il consumismo e la proposta è conformista e perfin bigotta ormai in quel proporre preservativi e pillole magiche a risolvere tutti i guai che facciamo e ci procuriamo nella conservazione del consumismo a cui non vogliamo certo rinunciare con altre responsabilità..
    Che bambini ed africani si adeguino alla divinità del consumismo: sommergiamoli di preservativi e pillole abortive, poi insomma, qualcosa d’altro si inventerà con la scienza domani..
    D’altra parte dell’amore non sappiamo più nulla, non possiamo far proposta di sentimenti a cui abbiamo rinunciato, proponiamo quello che ormai sappiam fare bene: sesso, preservativi, pillole e se proprio la vita dovesse un giorno sembrarci troppo difficile ed indegna, non all’altezza della richiesta del consumo, allora c’è l’eutanasia no?

    Poi dice che uno si butta da una parte, si scansa da questa follia schizofrenica e si firma, per dire,

    Alieno

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