Un po' cazzeggio e un po' no, dipende dal giorno

Archivio per gennaio, 2009

Poi chiudo


Il pozzo e la luce

C’è una cosa che mi ha infastidita nella questione della revoca della scomunica.
In realtà più di una.
La prima il mio attaccamento alla questione, in fin dei conti un "mi importa una se*a" sarebbe stato l’atteggiamento più giusto.
La seconda: un atteggiamento da parte della Chiesa (Padre e Madre) che mi sembra voglia seguire quella predisposizione, tanto condannata,  dei genitori "moderni" in quell’assenza di moralità e rigore che con tanta facilità rinfacciamo ai nostri ragazzi.
Non sono stati giorni facili per me ma estremamente combattuti ed in contrasto con alcune posizioni del cuore.
Ma non sempre si capisce perchè i genitori concedono ad un figlio la bicicletta e ad un altro no.
Parafrasando la parabola del figliol prodigo diciamo che non voglio contestare il banchetto e se non capisco… capirò.

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Shoah


Oggi è il giorno della Memoria e la polemica infuria.
Mi ha lasciata a dir poco perplessa la decisione della Santa Sede di revocare la scomunica ai lefebvriani a pochi giorni dalla commemorazione del genocidio ebreo.
Non ho le competenze per commentare il fatto in sè, posso avere un’idea personale ma questo non ha una gran valenza nel discorso generale.
Però che ci sia stata, per usare un eufemismo, una cattiva scelta dei tempi è indubbio.
Prima di decidermi a scrivere queste considerazioni sono andata a vedere cosa diceva L’Osservatore Romano (un copione sbagliato) tanto per darmi un’idea della posizione del Vaticano e mi sembra, a leggere tra le righe, che per quanto si difenda la scelta di Benedetto XVI, non ci siamo scene di giubilo.
Nell’idea che mi son fatta, nel mio recente percorso spirituale, del Perdono questo deve essere chiesto sinceramente, leggere le dichiarazioni di uno di questi vescovi reintegrati mi fa presupporre che non ci sia stata nemmeno una piccola retrocessione dalle posizioni iniziali, e le perplessità mi restano attaccate addosso.
Mi riservo di approfondire ulteriormente ma per il momento in quanto cattolica mi scuso con gli ebrei per le parole di quest’uomo!

"Senza memoria non ci può essere Speranza"

Questa frase è estratta dal libro di Scuola di Comunità, riguarda altro ma mi sembra piuttosto calzante anche qui!

Il video invece è tratto da "El Diario de Ana Frank, un canto alla vida" il Musical spagnolo in cui lavora mio cugino.

A.A.A. CERCASI


Proprietario di un capello bianco, media lunghezza, rinvenuto sulla spalla di CP, lei spergiura che non è suo.
Sono solo tre ore che cerchiamo il proprietario…

Si prospetta un lunghissimo pomeriggio di… ricerca!

21 Gennaio 1945


64 anni fa in un’alba fredda ma tersa (non lo so ma la immagino così) il cielo di Roma udiva il primo vagito di Giulio Cesare Vanni, occhi verde acqua e 4 capezzoli, un torello di oltre 4 chili se non ricordo male le narrazioni di mia nonna…

Venire al mondo il 21 Gennaio del 45 non è che fosse un’occasione da non lasciarsi sfuggire ma lui testardo decise così…

La vita non gli ha fatto sconti, come a molti altri, un cognome pesante come un macigno, un fratello con gravi handicap, un padre morto troppo presto ma che gli ha lasciato una porta aperta per il futuro.

Un futuro caparbiamente costruito con la giusta dose di sacrificio ed impegno, di delusioni e successi.

Ora ti godi la pensione nella tua Siena, quella che ti accolse quando neonato nonna doveva lavorare a Roma ma che ora vivi per scelta.

Un compleanno, 38 anni fa, festeggiato in “modo originale” mi lega, se possibile, ancora più intensamente a te (anche a mamma che festeggiava con te e che ha fatto il resto per i nove mesi successivi…), il carattere quasi fotocopia mi fa sorridere.

Ora sei di là a guardare la tv, in questa Roma che ti sta sempre troppo stretta (esattamente come a me) per quegli affari di famiglia che ti hanno visto a Milano stamattina e a Napoli domani.

Sei un padre presente e discreto, sei un padre che capisce sua figlia senza bisogno di parole o gesti.

Sei il padre che avrei voluto avere e che ho avuto (continuo ad avere spero per molto).

Auguri Papà

Io e lui

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Responsabilità irresponsabile


Può succedere di scoprire qualcosa di se in modo del tutto inaspettato e può anche succedere che quel che si scopre faccia un po’ paura.
Sono una persona abituata a dire le cose che penso (e di questo non mi dispiaccio eh!) però non ho mai fatto molta attenzione a come le dico e non ho mai pensato, sbagliando, che qualcuno potesse prendere sul serio quello che io dicevo.
Detta così non è che abbia molto senso…
L’altro giorno parlavo con Marta, sull’approccio ai post, su quella che io consideravo una condizione essenziale e cioè il non pensarli troppo i post, di mantenere il giusto grado di spontaneità, di come lavorare troppo intorno ad un post lo renda più esaustivo ma anche meno "naturale" (non trovo un termine più adatto).
Lei ribatteva che non era capace, ed io lì a provocarla, le ho proposto un esperimento e di fronte alle sue titubanze le ho detto:"FALLO!" e lei l’ha fatto.
Oggi abbiamo chiacchierato di questa cosa, della fatica che ha fatto e della poca soddisfazione tratta dal post che è uscito.
Quando le ho chiesto perchè lo aveva fatto se non lo sentiva mi ha risposto perchè io gielo avevo ordinato ed anche se non capiva bene il senso si fidava di me.
Ho cercato di spiegarle che nemmeno io mi fido di me (ora anche meno…) ma lei su questo è sembrata irremovibile.
E’ assai probabile che io le abbia detto una serie di cretinate che non le sono servite a nulla (anche se sono convinta del contrario) ma di certo io ho imparato qualcosa.

Marta forse il senso ce lo troveremo insieme, mi spiace averti fatto fare uno sforzo ma consideralo un allenamento per qualcos’altro (ma non chiedermi cosa che non lo so…)

Se ne parlerà ancora…


Grande scalpore, turbamento, gioia e tripudio (a seconda degli schieramenti) ha raccolto la notizia che il trasporto urbano genovese recherà nelle sue terga l’annuncio che Dio non esiste e che si può vivere senza remore.
Per quanto io sia certa della Sua esistenza questa trovata, peraltro copiata da altri impegnatissimi uomini d’affari londinesi, non può che suscitare in me ilarità.
Possibile che mai nessuno di loro abbia sentito la celebre frase (credo di Andreotti) "Nel bene o nel male basta che se ne parli"????
Il fatto di stare sul culo di un autobus a me non piacerebbe un granchè ma come tutto nella vita è questione di gusti (pur comprendendo che nel traffico forse è lo spazio più visibile… anche in tv ma questa è un’altra storia!)
Strano a dirsi ma quando sulle stesse terga ho letto che esimi professori mi avrebbero aiutato a conseguire un diploma/laurea in sei mesi mi son dimenticata di segnare il numero, quando sulle stesse terga ho letto di fenomenali offerte anche… idem per imperdibili finanziamenti a tasso zero ma con taeg stratosferico…

Insomma è un po’ che ho deciso che se devo farmi prendere per il culo decido io come e quando… non sarà un autobus a darmi le indicazioni…

Ricevo da Fiordicactus…


Questa catena e mi accingo a rispondere anche se non la rilancerò, non credo che scoprirete nulla di nuovo ma non si sa mai

ADESSO* 

sono:    a casa, annoiata

voglio:    l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re

 desidero: un quantitativo semi infinito di ferie 

sento: la tv accesa, ho provato ad ascoltarla spenta ma non c’era gusto

cerco: la voglia di finire di pulire casa

piango: spesso a causa dei colpi di tosse

dovrei: smettere di fumare

* SI O NO*

tieni un diario: se questo delirio qui sopra rientra nella categoria, sì

ti piace cucinare: sì ma non se è solo per me

hai un segreto che non conosce nessuno: spero di no, mi sentirei molto sola

ti mangi le unghie: no, preferisco roba più saporita

credi nell’amore: si

ti vorresti sposare: se trovo un pazzo…

ti sei mai tatuata: sì, un geco sulla caviglia sinistra

ti fai delle paranoie sulla tua salute: no

ti senti bene in compagnia dei tuoi genitori: si, quasi sempre

ti piacciono le tempeste: dipende… se sono in casa anche anche se sono fuori e senza ombrello meno

* SE FOSSI *

se fossi un mese sarei: settembre, un po’ estate ed un po’ autunno

se fossi una stagione sarei: vedi sopra

se fossi un giorno della settimana sarei: mercoledì, mi piace quando la settimana si avvia al week end

se fossi un vino sarei: Un chianti

se fossi un colore sarei: l’arancione

se fossi un numero sarei: il 3 ma non chiedetemi perchè

se fossi un albero sarei: boh… forse un cipresso

se fossi un frutto sarei: un’arancia, dolce o aspra a sorpresa

se fossi un fiore sarei: messa male… non li conosco… diciamo orchidea

se fossi un animale sarei: un pastore tedesco o un pointer

se fossi una calzatura sarei: una scarpa da ginnastica

se fossi un capo di abbigliamento sarei: una camicia

se fossi una materia prima sarei: c’è chi dice luce ma forse non è una materia prima

se fossi un mobile sarei: una scrivania

se fossi uno sport sarei: il calcio

* NELL’ULTIMA SETTIMANA *

hai pianto?: no se si escludono le lacrime da tosse

hai aiutato qualcuno?: non lo so, andrebbe chiesto a chi sta accanto

hai comprato qualcosa?: mi hanno fatto la spesa

ti sei ammalata?: sì, son tre giorni che sono tappata in casa altrimenti mica la facevo sta catena

sei andata al cinema?: no! e manco intendo andarci!

sei andata al ristorante?: yes… con Diggiu

hai scritto una lettera?: se valgono le mail più di una

hai parlato col tuo ex?: sono raffreddata mica rincoglionita!

ti è mancato qualcuno?: si

hai abbracciato qualcuno?: si

hai litigato con i tuoi genitori?: no ma possiamo anche rimediare se serve

hai litigato con un amico?:  no e non sarebbe mia intenzione

FINITO… ed ora???
Se qualcuno vuole può anche decidere liberamente di farla


DRIINN
"Pronto!"
"Cercavo la Signora V****"
"Sono io chi parla?"
"Sono della city ba*k, cercavo la sig.ra Viviana"
"Sono io! mi dica"
"Volevamo informarla che stiamo organizzando…"
"… un incontro a Firenze, lo so quando mi chiamate sempre per dirmelo"
"Abbiamo preparato un incontro per presentare un finanziamento fino a 26.000 €, a titolo di prestito personale, per l’acquisto di una macchina, spese mediche, dentistiche o ristrutturazioni"
"Vi ringrazio e ringrazio Dio che al momento non mi servite!"

Sono qui che penso se siano utili anche gli scongiuri… questi chiamano una volta al mese…

Giorgio


La notte tra il 5 ed il 6 Gennaio c’è stato un incidente a Firenze, che ha coinvolto per vie trasversali un’amica.
Sono decedute due ragazze di 16 anni, due ragazzi sono gravi.
Questa cosa, che avrebbe dovuto colpirmi solo marginalmente, ha riaperto vecchie ferite, forse mai rimarginate.
E’ tornata alla mente quella giornata in cui mio padre salì su al mio ufficio, per dirmi che a casa aveva telefonato la mia maestra delle elementari, il cuore si strinse immediatamente, non aveva mai telefonato ed io veleggiavo verso i ventiquattro anni.
C’era stato un incidente, Giorgio ed un altro ragazzo erano morti.
Giorgio è stato il mio primo fidanzatino, in seconda elementare. Aveva fatto per noi dei "tesserini di fidanzamento" con relative fotografie (un pezzetto di carta a quadretti a forma di cuore, colorato di verde con dentro io la sua foto, lui la mia… e la frase "sono il fidanzato di….") siamo stati fidanzati tutte le elementari, poi le nostre strade "sentimentali" si sono divise, ma abitavamo vicini ed abbiamo continuato a vederci, la mattina a prendere il treno, io per Frascati, lui per Albano.
A volte scattano strani meccanismi che ti fanno sentire una persona vicina come un fratello, con lui era così.
Poi son passati gli anni, lui all’Università, io nel mondo del lavoro.
La sera della sua morte era la sua vigilia della partenza per il servizio militare, per me una sera come tante forse con gli allenamenti di calcio.
All’epoca non c’erano test alcolimetrici o per sostanze stupefacenti ma si moriva lo stesso, forse sarebbe stato positivo, forse no!
Non posso dire di aver guidato sempre nelle condizioni che il codice della strada prescrive nemmeno io.
Pochi mesi fa ero dalla parrucchiera, si avvicina la titolare, mi dice:"Viviana, quella signora crede di conoscerti", io l’avevo riconosciuta subito era la mamma di Giorgio:"Credo proprio che sia vero" e con un sorriso mi sono avvicinata, è partita una conversazione fiume. La sig.ra Teresa ricorda tutti gli amici del figlio ed in qualche modo, anche a distanza di molti anni, fa loro da "mamma".

Da qualche parte, mi conferma mia madre, quel tesserino dovrebbe essere… appena lo trovo vi faccio vedere Giorgio, dopo averlo scannerizzato farò avere l’originale alla madre.

Tramonto di feste


L’Epifania tutte le feste si porta via!

La foto è mia, mi piace in modo incredibile, esattamente come le feste appena trascorse!
Qualche scazzo, qualche capriccio, un pizzico di tempo "MIO" in più ma quale gioia due braccia che ti avvinghiano nella notte, braccia di uomo (o futuro tale)  che dichiarano candidamente: "Zietta di voglio bene"

Anche per quest’anno ho ricevuto più di quanto ho dato, e son due anni o forse 37!